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Un caso isolato tutto americano? In paesi europei come Italia, Regno Unito e Francia, che dispongono di sistemi di segnalazione volontaria, non ci sono prove della recente “epidemia”. Gli esperti, inoltre, citano l’esistenza in Europa di normative più severe in materia di sigarette elettroniche, rispetto agli Stati Uniti.

Sembra che l’Europa non stia proprio vivendo una epidemia della “malattia da svapo”, che nelle ultime settimane sembra stia attanagliando gli Stati Uniti.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è recentemente mosso per finalizzare il divieto di sigarette elettroniche aromatizzate alla luce dello scoppio del paese di una malattia correlata allo svapo che ha fatto ammalare 450 persone e provocato almeno sei morti.

Con la Food and Drug Administration degli Stati Uniti che esorta le persone a evitare l’acquisto di prodotti di svapo non regolamentati, altri esperti statunitensi affermano che le persone dovrebbero evitare tutte le sigarette elettroniche fino a quando la causa non sia chiara.

Una epidemia solo negli Stati Uniti?

In paesi europei come Italia, Regno Unito e Francia, che dispongono di sistemi di segnalazione volontaria, non ci sono molte prove, o segnalazioni, della recente “epidemia”. Gli esperti, inoltre, citano l’esistenza di normative più severe in materia di sigarette elettroniche in Europa, rispetto agli Stati Uniti.

“In Europa di recente non abbiamo visto nulla di simile a quello che abbiamo visto negli Stati Uniti, per quanto ne sappia come scienziato, e sono abbastanza consapevole del campo”, ha affermato Constantine Vardavas, direttore delle relazioni scientifiche della European Respiratory Society.

Il Regno Unito risponde duramente al dibattito

Questo dibattito ha avuto maggiore risonanza nel Regno Unito, paese dove il governo ha adottato le sigarette elettroniche come strumento per allontanare le persone dal tabacco.

I funzionari, infatti, sostengono che “la cosa peggiore che la gente possa fare è tornare alle sigarette normali per paure immotivate“.

“State terrorizzando le persone che stanno beneficiando dello svapo non fumando”, ha affermato Clive Bates, former chief dell’ente di beneficenza britannico Action on Smoking and Health (ASH) e forte difensore delle sigarette elettroniche come strumento per smettere di fumare.

Bates ha sostenuto che le autorità dovrebbero fornire avvisi più mirati sui prodotti non regolamentati. Invece, ha affermato che l’establishment medico americano sta creando uno degli “episodi più oscuri della salute pubblica americana”.

I benefici del vaping

In queste settimane di comunicazione negativa e di campagne contro il vaping, affiorano molteplici ricerche scientifiche che ne attestano, invece, i vantaggi per la salute. Uno studio realizzato nel Regno Unito e condotto dalla University of St. Andrews dimostra infatti che, in condizioni operative adeguate, una sigaretta elettronica può ridurre gli agenti cancerogeni del fumo delle sigarette tradizionali più del 99%. Leggi il nostro articolo in merito, cliccando qui.

Il prof. Umberto Tirelli, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, è sempre stato a favore delle sigarette elettroniche. Ma forse qualcuno lo sta dimenticando. Ne abbiamo scritto un articolo a riguardo, che è possibile leggere cliccando qui.