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Diventa sempre più chiaro che il coronavirus, o COVID-19, stia avendo un impatto globale su vari aspetti dell’economia. A causa dell’epidemia di coronavirus poche persone stanno tornando a lavoro a Shenzhen. Circa il 90 percento dell’hardware e del materiale elettronico mondiale è prodotto in questa città, fra cui anche le sigarette elettroniche.

Se il governo cinese manterrà molti dei suoi cittadini lontano dal lavoro per più tempo rispetto a quanto previsto (la riapertura delle fabbriche era prevista per il 10 febbraio), potrebbe esserci un ritardo significativo nelle spedizioni di prodotti da svapo, se non addirittura una carenza totale. Alcuni si aspettano che non saranno in grado di iniziare a inviare di nuovo la merce all’estero per un altro paio di mesi.

Foxconn – la più grande produttrice di componenti elettrici ed elettronici per i produttori di apparecchiature originali in tutto il mondo – ha comunicato ai propri impiegati del quartier generale di Shenzhen di non ritornare al lavoro il 10 febbraio, come originariamente pianificato, ma di attendere ulteriori istruzioni. La misura è stata decisa per proteggere i lavoratori ed aiutare a prevenire la diffusione del virus.

“L’intera catena di approvvigionamento sarà interrotta”, ha affermato Dimitris Agrafiotis, un consulente per i produttori di sigarette elettroniche che visita frequentemente Shenzhen. “Certamente danneggerà l’intero settore. È tutto basato sulla tecnologia e sulla prossima novità. Se la produzione viene ritardata, lo è anche l’evoluzione di questi prodotti.”

È importante sottolineare come sia completamente sicuro ricevere pacchi dalla Cina, o da altri paesi dove il virus è stato identificato. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.